La Juventus accelera su Kolo Muani: oggi nuovi contatti col PSG per definire l’operazione. Sul tavolo un prestito con obbligo di riscatto.
La Juventus è pronta a sferrare l’assalto decisivo per Randal Kolo Muani, l’attaccante francese che ha già lasciato il segno nei sei mesi trascorsi in prestito a Torino. Dopo settimane di trattative sottotraccia, oggi sono attesi nuovi contatti tra i dirigenti juventini e il Paris Saint-Germain, con l’obiettivo di trovare un’intesa definitiva. La priorità di Damien Comolli, uomo chiave nell’operazione, è trasformare l’attuale interesse in un trasferimento a lungo termine.
Juventus decisa su Kolo Muani: oggi nuovi contatti col PSG
Il nodo principale resta la formula. Il PSG chiede circa 40 milioni di euro per cedere a titolo definitivo l’ex Eintracht Francoforte, ma la Juventus non vuole effettuare un esborso immediato così consistente. Da qui nasce l’idea di un prestito con obbligo di riscatto, magari condizionato al raggiungimento di obiettivi sportivi. Secondo Tuttosport, questa proposta, inizialmente accolta con freddezza dal club parigino, ora potrebbe rappresentare la svolta per sbloccare l’operazione.
Il pressing della Premier e i numeri di Kolo Muani
La Juventus non è sola nella corsa a Kolo Muani. Secondo quanto riportato da più fonti, Manchester United, Chelsea e Newcastle osservano con attenzione la situazione, pronti a inserirsi nel caso in cui l’accordo con il PSG dovesse sfumare. I club inglesi possono contare su una maggiore disponibilità economica, fattore che costringe la Juventus ad accelerare per non perdere il vantaggio acquisito nei mesi scorsi.
Il giocatore, però, avrebbe già manifestato il suo gradimento per un ritorno in bianconero. Nei sei mesi trascorsi a Torino, Kolo Muani ha collezionato 22 presenze, segnando 10 gol e fornendo 3 assist tra Serie A, Coppa Italia e competizioni europee. Prestazioni che hanno convinto società e tifosi, rendendolo uno dei candidati ideali per affiancare Jonathan David nell’attacco della nuova Juventus targata Igor Tudor.
L’obiettivo della dirigenza è chiaro: chiudere in fretta l’operazione per blindare un attaccante già integrato nel gruppo e in grado di offrire garanzie immediate, ma soprattutto un grande potenziale per il futuro.
